Libera Terra per l'ambiente.
Le rotazioni di diverse colture e l’alternanza di cereali, leguminose da granella, ortaggi e piante foraggere hanno un impatto significativo sulla sostenibilità agricola e sull’impronta ecologica delle produzioni.
Una corretta alternanza delle colture aumenta infatti la biodiversità, migliora la fertilità del suolo e può ridurre o persino annullare la necessità di ricorrere a fertilizzanti e pesticidi. Si tratta dunque di buone pratiche agronomiche particolarmente utili. A maggior ragione in regime di agricoltura biologica.
Delle rotazioni correttamente programmate permettono un utilizzo ottimale delle risorse naturali a disposizione, riducendo l'erosione del suolo e migliorando la struttura del terreno. In aggiunta, l’inserimento di foraggere nelle rotazioni presenta altri vantaggi. Queste piante, infatti, oltre alla loro naturale capacità di fissare l'azoto, arricchiscono il suolo di sostanza organica e offrono un habitat favorevole per gli insetti impollinatori e altri organismi benefici, contribuendo a un ecosistema equilibrato e maggiormente resistente a eventi sfavorevoli.
Un altro vantaggio derivante dalla coltivazione delle foraggere è inoltre il controllo della flora spontanea, le cosiddette erbe infestanti. Questo in ragione dell’elevata capacità delle foraggere di competere con le specie spontanee dannose per la coltura, limitando lo spazio e le risorse disponibili nel suolo per queste ultime.
Un ulteriore accorgimento per ridurre l’impatto sull’ambiente è infine quello di scegliere piante foraggere locali, più adatte alle caratteristiche del territorio e facilmente reperibili, riducendo al tempo stesso i chilometri percorsi per il loro trasporto.
Coerentemente con l’identità e lo scopo di Libera Terra, siamo da sempre particolarmente attenti a cercare di ridurre il nostro impatto ambientale, nella scelta del biologico come presupposto minimo nel coltivare ogni palmo di terra confiscato alle mafie che gestiamo, così come nell’adozione di pratiche agronomiche volte a preservare la salute e la fertilità dei terreni, nonché ottenere materie prime di ottima qualità.
Un esempio concreto di come le buone pratiche agronomiche possano contribuire a ridurre il nostro impatto sull’ambiente.